Ginettaccio conteso tra famiglia e amici
La lite tra l’Associazione Amici del Museo del ciclismo Gino Bartali e la famiglia del grande corridore continua.
La vedova di Bartali Adriana ed il figlio Andrea, hanno citato in giudizio l’Associazione che gestisce il Museo Bartali a Ponte a Ema, vicino a Firenze.
I due eredi (gli altri due figli Luigi e Biancamaria non si sono costituiti) chiedono un risarcimento di 2,4 milioni di euro per lo sfruttamento abusivo delle immagini di Gino Bartali. Rivendicano anche la restituzione di una piccola bicicletta in oro del peso di 85 grammi.
In Paradiso non esiste sofferenza umana, ma chissà che a Gino non scenda ugualmente una lacrima lungo quel viso rugoso.