Quando la Successione Generazionale non era ancora un problema
Origini e significato della parola “Imprenditore” conservano qualcosa di misterioso. Il termine serve in genere ad indicare colui che interpreta il magico “spirito di impresa”, l’istituzione destinata cioè a generare benessere, innovando continuamente lo scenario economico – in particolare il mercato – nel quale opera.
Il termine fu curiosamente usato come un neologismo nella sua espressione francese “entrepreneur” da un economista e banchiere inglese: Richard Cantillon. Irlandese di nascita, Cantillon ebbe una vita misteriosa ed altrettanto misteriosamente morì nel 1734 a Londra, forse a 37 anni (ma qualcuno dice che ne avesse almeno dieci di più) assassinato nel suo letto da un domestico, il quale rubò anche alcuni suoi manoscritti e incendiò l’abitazione per occultare il delitto.
Il ruolo che l’”Entrepreneur” svolge, è descritto in un’opera che ha reso famoso Cantillon: “Essai sur la nature du commerce en général”, scritta intorno al 1730 non si sa bene se in inglese e poi da lui stesso direttamente tradotta in francese. Il saggio fu comunque pubblicato postumo in francese soltanto nel 1755 ed il frontespizio del volume indica esplicitamente: “tradotto dall’inglese”.
Per Cantillon, imprenditore è colui che acquista risorse a prezzi certi (costi) per trasformarle e rivenderle a prezzi incerti (ricavi), tant’è che il rischio costituisce l’elemento che caratterizza la sua attività. Come si vede, quindi, un’idea incredibilmente moderna dell’ “Entrepreneur”. Cantillon tuttavia include bizzarramente nella categoria anche i mendicanti e i ladri, cosa che parrebbe gettare qualche ombra sulla limpidezza della definizione. Tale inclusione, forse, era giustificata dai mezzi che Cantillon riconosceva come legittimi a disposizione dell’imprenditore, la cui ansia di guadagno – diceva – poteva spingerlo ad usare ogni mezzo fino ad imbrogliare i suoi clienti.
L’etica insomma non aveva ancora fatto il suo ingresso nell’attività economica. Del resto nessuno a quell’epoca metteva in dubbio la liceità dei bottini di guerra, l’attività dei corsari era considerata un dato di fatto e comunque anche mendicanti e ladri sopravvivevano in qualche modo.
In quei tempi, insomma, per produrre “ricavi” e “valore aggiunto”, non si poteva sottilizzare troppo sugli strumenti per generarli. E certo, in un quadro del genere, i problemi della “Successione Generazionale” non avevano alcuna cittadinanza.