Sir Conan Doyle
Conan Doyle ed il suo Sherlock Holmes
Quando Sir Arthur Conan Doyle, "padre" di "Sherlock Holmes", morì nel 1930, era uno degli uomini più ricchi e conosciuti nel mondo. Ai suoi tre figli lasciò una fortuna ed un archivio di lettere, diari, appunti, disegni, manoscritti.
I figli sperperarono la fortuna e morirono uno dopo l’altro in circostanze poco chiare.
L’archivio finì ai loro eredi che continuarono a litigarselo. Nel 1960 tutto quel materiale venne rinchiuso in 15 scatoloni e consegnato ad un ufficio legale, in attesa che la disputa familiare producesse un accordo. Il patto cui pervennero dopo quarant’anni, prevedeva che metà dei documenti andassero al British Museum e l’altra metà venduta all’asta.
Ma si tinse di giallo anche questo epilogo. Nel Giugno 2004, ci fu la morte violenta del bizzarro Professor Green, biografo dello scrittore, che fino all’ultimo cercò di impedire quell’asta sostenendo che i “segreti” dell’archivio sarebbe andati dispersi. Non si sa a quali misteri si riferisse esattamente Green. Il segreto è finito nella sua tomba e non c’è uno Sherlock Holmes a svelarlo.