Le Aziende Familiari alla Prova della Successione
Secondo uno studio eseguito non molto tempo fa da Bankitalia, sono all'incirca 70.000 le aziende di maggiori dimensioni che ogni anno passano il testimone. Se ci si riferisce però a tutto l'universo delle imprese, stabilendo in 30 anni la durata di una generazione, questo numero si colloca intorno alle 150.000 unità.
Il ricambio è un momento delicato per tutte le imprese. Ma lo è ancor più per quelle a carattere familiare, che in Italia sono il 70% dell'aggregato con oltre 50 dipendenti. Più o meno nella stessa percentuale sono classificabili come familiari anche i primi 150 gruppi industriali. La percentuale supera abbondantemente il 90% se ci riferisce a tutto l'universo delle imprese.
Parlare quindi di ricambio generazionale nelle imprese italiane, significa soprattutto collocare il fenomeno nell'ambito delle aziende familiari.
In genere due aziende familiari su tre realizzano la prima successione al proprio interno, ma solo una su cinque riesce nello stesso intento quando dalla seconda si passa alla terza generazione. La percentuale diventa quasi irrilevante appena si va oltre.
Accade infatti abbastanza spesso che, appunto verso la terza generazione, i componenti della famiglia entrino in conflitto tra loro. E' questo un momento nel quale spesso si verifica un vero e proprio cambiamento di priorità tra i diversi rami, i quali cominciano a ragionare pensando più alla prospettiva futura dei propri figli, piuttosto che alla famiglia intesa come entità unica, come governo dell'impresa. Qualcuno l'ha chiamata la sindrome dei “Buddenbrook”, la famiglia di Lubecca descritta nell'omonimo romanzo di Thomas Mann. Dopo tre generazioni vissute in crescendo, la saga dei Buddembrook si conclude tragicamente prima che la quarta ne assuma il governo.
Le eccezioni ci sono, ma mai come in questo caso sembrano confermare la regola: sono poche, caratterizzate da equilibrio, cultura e tradizioni. I più longevi hanno addirittura fondato a Parigi, una trentina di anni fa, il club "Les Hénokiens".