Cronaca
Al convegno “Voci e Cultura d’Impresa” svoltosi oggi a Palermo, si è parlato di crisi e di rimedi. Molto si è detto sulle nuove generazioni che sono portatrici di creatività e quindi motori di sviluppo. Ivan Lo Bello ha parlato dei valori fondativi dell’impresa: merito, innovazione, responsabilità, sostenibilità, etica della legalità, legame con il territorio. Ha poi aggiunto che una società che non punta sui giovani, si condanna a non crescere. “Bisogna dare spazio alle giovani generazioni – ha detto Lo Bello – sia per un fatto etico che di necessità economica”.
Hanno partecipato studenti di 65 paesi ai test predisposti da OECD (Organization for Economic Cooperation and Development). I risultati raggiunti dai giovani americani preoccupano non poco le Autorità scolastiche di quel Paese perché è ormai acclarato che performance modeste in “proficiency” (competenza, buona conoscenza, bravura) si riflettono celermente in ambito economico.
Gli studenti americani si sono infatti collocati al 32° posto, tra Portogallo e Italia. Ben lontani dalla Corea del Sud, Finlandia, Canada e Olanda, senza parlare degli studenti cinesi (quelli di Shanghai in particolare) con un indice del 75% di talenti (high-flying).
La grave crisi mondiale sta facendo passare in secondo piano il tema del passaggio generazionale. Tuttavia deve esserci la consapevolezza che, di fronte a decisioni che incidono in maniera decisiva nel medio periodo, non si può essere titubanti solo perché oggi vi è un contesto economico negativo.
E’ un dato di fatto purtroppo (come avverte un articolo apparso il 3/10/2011 sul supplemento di Repubblica “Affari & Finanza”) che, prescindendo dalla crisi, ancor oggi ben il 66% (ci fosse un altro 6, si tratterebbe del “numero del diavolo”) degli imprenditori non programma la propria successione.
Tornatore ha girato un breve film su “Il Mago di Esselunga”, ma c’è da scommetere che il titolo lo abbia scelto lui, Caprotti, che non ha mai nascosto di ritenersi un “Mago”. E del resto i risultati gli hanno dato e continuano a dargli ragione (al di là della recente condanna per le affermazioni contenute nel suo libro “Falce e Carrello”, ipercritico nei confronti del suo eterno rivale: le Coop).
Il breve film costato 600 mila euro, verrà presto distribuito ai 5 milioni di clienti possessori della carta fedeltà. L’iniziativa è concomitante alla nomina (forse l’attuale a.d. Carlo Salza) del nuovo Presidente dopo le dimissioni di Caprotti che dovrebbero dare avvio alla successione generazionale di Esselunga, una delle più efficienti catene distributive europee.
Caprotti, che compie proprio in questi giorni 86 anni, rimane tuttavia in C.d.A. con importanti deleghe come la rottamazione (ha molta stima di Renzi) dei vecchi supermercati, le risorse umane ed i rapporti istituzionali. E quindi non scenderà tanto facilmente dalla tolda di comando. I suoi tre figli, Violetta, Marina e Giuseppe, hanno le quote di maggioranza della finanziaria di famiglia, ma a comandare è sempre lui: il coriaceo Bernardo.