Cronaca Cronaca

12/07/2011
Le PMI toscana a base familiare rivelano i loro punti di forza

In Toscana le aziende a base familiare hanno messo in vetrina i loro successi. Da una indagine su 185 imprese toscane è emerso che qui il Family Business ha funzionato e sta funzionando bene. Il profilo è quello di aziende flessibili, rapide nelle decisioni, ben patrimonializzate e, soprattutto, in crescita. La ricerca ha poi constatato un dato importante, vale a dire che il sistema bancario non ha lesinato quanto ad affidabilità delle imprese della specie.

Il Marchese Vittorio Frescobaldi, che ha ospitato i relatori dell’Università Bocconi nel Castello di Nipozzano, ritiene che tali risultati siano stati possibili per la capacità delle imprese toscane di credere nel progetto imprenditoriale, di guardare lontano pensando alle generazioni future più che a quella presente. Effettivamente questa è la cultura aziendale vincente.

12/07/2011
Le nuove dinamiche tra le generazioni

Massimo Recalcati in un interessante articolo apparso su Repubblica del 12/07/2011, affronta il tema delle nuove dinamiche tra le generazioni. A suo giudizio la rivalità sta facendo posto alla nostalgia di una figura paterna salvifica. Viene evocata la figura omerica di Telemaco come il rovescio di quello di Edipo. “Se il complesso edipico di Freud – dice Recalcati – ruotava attorno alla dinamica del conflitto tra padri e figli, quello che potremmo chiamare il “complesso di Telemaco” definisce l’attesa e la speranza dei figli nei confronti dei padri. Edipo viveva il proprio padre come un rivale, Telemaco invece guarda il mare, scruta l’orizzonte, aspetta che la nave di suo padre faccia ritorno.

07/05/2011
Un interrogativo ricorrente nelle PMI: manager esterni o gestione familiare?

Parlano i piccoli e medi imprenditori in attesa delle assise di Confindustria. Esperienze diverse e risultati diversi confermano che ciascuna azienda è un caso a sé, ove le soluzioni gestionali debbono rispettare le peculiarità uniche ed irripetibili della singola impresa.

Tuttavia dalle relazioni presentate in questi giorni, sembra prevalere ancora una volta la forza della famiglia, la sua capacità di intuire il business meglio degli interventi manageriali esterni, costosi e talvolta deludenti.

28/02/2011
Giovani, è ora di rischiare

Nel n° 30 del Febbraio 2011 della Rivista Press dell’Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti, è apparso un interessante articolo a firma del Vicepresidente Dr. Francesco Distefano. Segue una breve sintesi.

La vita media – dice Distefano – si allunga ed i contrasti generazionali si acuiscono, animati da esigenze contrastanti. Da un lato si tende ad aumentare l’età pensionabile mentre per altro verso i giovani desidererebbero che gli anziani si mettessero da parte, per lasciare loro spazi di lavoro e di potere. La verità è che oggi i nostri giovani non sono abbastanza intraprendenti ed anche quando si dedicano ad un’attività di lavoro autonomo, lo fanno più per ripiego che per convinzione. I giovani di oggi sopravvivono in un sufficiente benessere, basato sul tenore di vita raggiunto dalle loro famiglie con genitori che vorrebbero evitare ai figli i loro sacrifici, alla ricerca di una illusoria tranquillità e sicurezza che la vita avara difficilmente dispensa. Purtroppo – prosegue Distefano – questo atteggiamento decadente innesca una spirale perversa perché se non si accetta il rischio, non si può fare impresa, non si produce ricchezza ed il benessere langue. Minore produzione e maggiori consumi compromettono la formazione del risparmio e questo innesca  il declino dell’economia.

Occorre allora invertire il tipo di messaggi educativi e motivazionali rivolti ai giovani. Bisogna infondere loro coraggio, intraprendenza, voglia di autosufficienza, senso di responsabilità, spirito di sacrificio e fiducia in sé stessi. Bisogna poi coltivare nei giovani la voglia di cambiamento, lo spirito di avventura e di conquista, serve insegnar loro ad essere proattivi, a non subire, né ad adattarsi ai cambiamenti imposti dagli altri, ma essere capaci di inventare e progettare il proprio futuro.

 

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