NonProfit up to Date
Il contenuto di questa rubrica è costituito da brevi sintesi di tutte le novità – giuridiche, fiscali, amministrative, ecc. – desunte dalla stampa o da provvedimenti delle varie Autorità. Le notizie sono esposte in ordine di data a partire dalle più recenti.
Si sta arricchendo il rapporto tra profit e nonprofit. Non più quindi solo beneficenza o sponsorizzazioni, ma offerta di tempo, consulenze qualificate e coprogettazione.
Novartis, attraverso il “Community Partenership Day”, ha individuato una giornata di volontariato con cui ogni anno la Società farmaceutica propone ai propri dipendenti la possibilità di spendere una loro giornata – considerata lavorativa a tutti gli effetti – al servizio della comunità facendo volontariato. Ma l’impegno di Novartis non finisce qui: infatti dal 2003 i dipendenti possono devolvere una quota del loro premio di partecipazione a progetti di solidarietà e l’azienda integra con un importo di valore doppio rispetto a quello messo dal lavoratore.
Citigroup organizza il “Day Challenge” in cui i dipendenti che lo desiderano, possono lasciare il posto di lavoro per fare volontariato in un’iniziativa dai risultati tangibili.
Il Gruppo Norman, che si occupa di gestione di patrimoni immobiliari per conto terzi, ha dato vita al progetto “Rising Sun”, che consiste in una donazione di tempo dei dipendenti cui è concesso di dedicare due mezze giornate lavorative al mese, normalmente retribuite, ad un’associazione tra quelle individuate dall’azienda.
Pfizer, azienda farmaceutica, ha dato vita al progetto “Matricole d’Argento”, realizzato con la partnership del Comune di Roma e dell’Università popolare per la terza età, per contribuire alla formazione ed alla socializzazione dell’anziano. Nel 2004 la Società ha messo a disposizione mille borse di studio perché altrettanti anziani potessero frequentare i corsi previsti dal progetto.
Gli ultimi dati Istat sul volontariato affermano che la maggior parte dei volontari appartiene alla fascia di età adulta. Nel tempo la cosa può rendere meno agevole il ricambio generazionale nel terzo settore.
Aumenta la quota di associazioni finanziate esclusivamente da entrate di fonte privata passate, nel periodo 1997-2003, dal 24,9% al 29,8%. Calano invece dal 35,8% al 29,9% quelle che ricevono prevalentemente contributi pubblici.
In meno di dieci anni (dal 1995 al 2003) il settore del volontariato è cresciuto del 152% mentre il numero delle associazioni è passato da 8.343 a 21.021. Questa è la sintesi del rapporto biennale sul volontariato italiano nel 2005, presentato il 22 Marzo dal Ministero del Lavoro.