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Il contenuto di questa rubrica è costituito da brevi sintesi di tutte le novità – giuridiche, fiscali, amministrative, ecc. – desunte dalla stampa o da provvedimenti delle varie Autorità. Le notizie sono esposte in ordine di data a partire dalle più recenti.

02/11/2010
India il Microcredito sotto accusa

Forse il Nobel Muhammad Yunus, quando dette vita alla sua Graamen Bank, non pensava che alcuni suoi emuli sarebbero arrivati a quotare in borsa alcune Società indiane di Microcredito.

In effetti ciò è avvenuto trasformando in pratica quell’attività umanitaria in un vero e proprio business, dal momento che la gestione è stata impostata in un’ottica for profit non tanto a beneficio di tassi più bassi, quanto piuttosto alla ricerca di profitti più elevati. Al momento i tassi praticati dalle Società di Microcredito variano dal 26 al 30% e, pur essendo notevolmente più bassi di quelli dei money lender (eufemismo per dire usurai) che arrivano e superano il 100%, essi risultano pur sempre molto onerosi per i prestatari.

Forse però l’aspetto peggiore risiede nella forte concorrenza che si è sviluppata tra Banche Pubbliche e Società di Microcredito, entrambe alla ricerca di sempre nuovi clienti con il risultato di una grande espansione dei prestiti che ha innescato un meccanismo ove i debiti vengono saldati con l’accensione di nuovi prestiti: una bolla bella e buona insomma.

Nel giro di due mesi, nello Stato dell’Andhra Pradesh ove il Microcredito è più attivo, si sono avuti oltre 40 suicidi per debiti eccessivi. E questo ha indotto i Governi locali a ritenere proprio le Società di Microcredito le vere responsabili dell’accaduto.

C’era già stato in precedenza un attacco da parte di alcune influenti figure religiose infastidite dalla emancipazione femminile portata appunto nelle comunità mussulmane dal Microcredito, pratica che in India si rivolge soprattutto alle donne. Le due cose sommate assieme hanno determinato una forte tensione nei confronti dell’intero settore.

Queste vicende inducono alcune riflessioni sulle reali possibilità che ha il Microcredito di svilupparsi in un’ottica di pura solidarietà. Ed il ripensamento è quanto mai utile, proprio per non gettare il bambino assieme all’acqua sporca.

28/10/2010
La Legge sulle Fondazioni Bancarie conferma la sua validità

Durate la 86/ma Giornata Mondiale del Risparmio, Giuseppe Guzzetti numero uno di Acri, ha sottolineato ancora una volta a Governo e Classe Dirigente del Paese, il ruolo chiave ed autonomo delle fondazioni bancarie, spiegando con chiarezza che la normativa esistente non va cambiata, caso mai applicata in maniera più completa.

L’indipendenza ed il radicamento che le fondazioni bancarie hanno con i territori, sono una ricchezza e non un problema per il sistema economico. Ribadisce anzi Guzzetti che, nel loro ruolo di azioniste, esse non metteranno mai a rischio la vitalità delle banche

19/10/2010
Addio esenzione Ici per la Chiesa dal 2014

La futura imposta municipale (IMU) colpirà gli Enti Ecclesiastici che operano nella sanità (ospedali e cliniche), nell’educazione (scuole private), nel turismo (alberghi e resort) e circoli, i quali dovranno operare quindi in regime di concorrenza versando le stesse tasse imposte agli altri imprenditori privati. Il taglio ai privilegi – introdotti dal governo Berlusconi nel dicembre 2005 – è contenuto in un comma del decreto sul federalismo municipale approvato dal Governo lo scorso 4 agosto. Continueranno invece ad essere esenti le Strutture della Chiesa che, ai sensi dei Patti Lateranensi, godono dello status di zona extraterritoriale (ad esempio Castel Gandolfo, l’Università Lateranense o il Vicariato), nonché i luoghi di culto (le Chiese) e le loro pertinenze (i chiostri, il sagrato o la canonica), le Parrocchie e gli immobili utilizzati per i servizi sociali in convenzione (mense, centri di assistenza e volontariato).    

19/10/2010
Anche le Onlus dovranno pagare l’IMU

Il decreto sul federalismo municipale presta il fianco a qualche incertezza interpretativa: all’art. 5 annulla tutta una serie di fattispecie immobiliari per le quali era prevista l’esenzione, all’art. 4 dice che le società non commerciali, invece di essere totalmente esenti, dovranno pagare solo il 50%. Nell’elenco di chi sarà soggetto ad IMU, oltre agli edifici destinati ad “usi culturali” (musei e biblioteche) anche gli immobili che venivano favoriti dalla legge sull’handicap del 1992, che prevedeva l’esenzione per quegli stabili abbandonati e inagibili, qualora fossero stati ristrutturati e adibiti ad attività assistenziali per i disabili. Nella situazione descritta si trovano numerose Onlus, associazioni e fondazioni, ma anche Enti pubblici promossi da Comuni come le Pro-loco, gli istituti di beneficienza o le Aziende turistiche e di soggiorno.

 

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